Nel corso degli ultimi secoli, le società occidentali hanno sempre più abbandonato i vecchi modelli di convivenza civile organizzati secondo una precisa necessità di mettere ordine tra le persone, che in passato servivano per evitare che si andasse disgregando un sistema sociale in cui le famiglie erano subordinate senza particolari diritti al potere dei regnanti e della Chiesa: abbracciando delle forme di convivenza moderne, le società occidentali hanno permesso ai fruitori del matrimonio di distaccarsi dalle influenze pesanti delle famiglie, permettendo ai futuri sposi di scegliere liberamente il proprio partner, garantendo in questo modo dei diritti e dei doveri totalmente estranei da imposizioni esterne. Nel presente, il matrimonio è una forma di convivenza tra due persone che viene tutelata dalla società, attraverso delle speciali disposizioni di legge, che offrono dei diritti o dei doveri precisi ai due sposi, che così facendo ottengono anche un riconoscimento sociale. L'istituto del matrimonio, negli ultimi decenni, è entrato in crisi anche perché la diffusione di forme di convivenza alternative, segnate anche dall'accettazione sociale di avere figli al di fuori del matrimonio: a questo proposito, sono sempre di più i matrimoni che finiscono sciolti attraverso l'istituto del divorzio, che ha portato alla formazione delle cosiddette famiglie allargate, in cui i partner si ritrovano con figli di precedenti matrimoni o convivenze finite. Soprattutto tra le coppie più giovani, vengono preferite forme di convivenza alternative al matrimonio.
